Ma quindi, dove vi mettono?

È la domanda che ci viene posta da più di un mese, quasi quotidianamente.

I nostri tentativi di darvi una risposta si sono fatti via via sempre più goffi, fino al raggiungimento della sintesi finale: non lo sappiamo.

Come avrai letto, e se non l’hai letto lo avrai sentito, il Dopolavoro Ferroviario di Faenza, che ospitava la nostra sede, ha chiuso i battenti. Dopo anni di commissariamento, il circolo ha abbassato la serranda e con lui anche tutte le decine di attività e realtà che lo popolavano.

Quest’anno più che mai, quindi, tesserarsi alla Fototeca Manfrediana non è solo una forma di sostegno, ma una vera e propria presa di posizione.

Il tesseramento non ti permetterà di avere un ruolo decisionale durante le assemblee dei soci, perché se scompariamo di assemblee non ce ne saranno proprio. Non ti permetterà di avere libero accesso al patrimonio fotografico storico della città, perché non riusciremo più a gestirlo. Non ti darà nemmeno la possibilità di avere una birra offerta ai prossimi aperitivi, perché che te lo dico a fare?

Ma proprio per questo, quei 10 euro della tessera, valgono molto, molto di più.

Ci fanno sentire meno soli nel combattere la battaglia per un riconoscimento reale e concreto da parte dell’amministrazione, ci fanno capire che questi 51 anni di attività della Fototeca sono valsi a qualcosa, anche solo a meritarci il tuo sostegno.

Come dicevamo, non lo sappiamo come andrà a finire. Ovviamente speriamo bene, speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi.

Ma se così non dovesse essere, è stato un bel viaggio. E ci ha fatto piacere averlo condiviso con te.