In caso di allagamento di un archivio fotografico

Alluvione a Faenza nel 1932 - si vede il ponte di ferro sul Lamone e l'alveo del fiume pieno

Consigli per intervenire in caso di allagamento di un archivio fotografico

Negli ultimi giorni la città di Faenza è stata una delle più colpite dai danni durante l’alluvione dell’Emilia-Romagna e fra i tanti oggetti conservati nelle case danneggiati dall’acqua saranno sicuramente presenti anche dei materiali fotografici come stampe o pellicole.

La Fotografia è un linguaggio, una tecnica di documentazione e strumento per indagare il mondo, ma prima di tutto questo le fotografie sono beni preziosi perché raccolgono la memoria e i ricordi di ognuno di noi. Purtroppo, però, le fotografie sono anche oggetti fragili ed estremamente vulnerabili in caso di allagamento.

La Fototeca Manfrediana ha quindi deciso di raccogliere alcune delle linee guida descritte nei manuali di archivistica fotografica in caso di danni causati da un’alluvione, nella speranza che possano essere utili a chi è stato colpito da questa emergenza.

Differenti tipi di materiali fotografici e come sono fatti

  • Le fotografie sono composte da più materiali combinati fra loro in differenti strati grazie ad una serie di leganti.
  • I supporti più comuni delle fotografie sono: carta, plastica e in caso di materiali antichi anche vetro o metallo.
  • I leganti più comuni sono gelatina, nitrato di cellulosa o amidi.
  • Tipicamente le emulsioni fotografiche sono composte da argento (o altri metalli), coloranti organici, pigmenti o inchiostri.
  • Esistono differenti tipi di procedimenti fotografici e nonostante visivamente possano apparire simili in realtà possono reagire in maniera molto differente all’acqua. In particolare, le stampe a pigmento digitali (inkjet, digital fine-art, ecc.) vengono facilmente danneggiate in caso di contatto con l’acqua.
  • Se non è possibile determinare la tipologia di procedimento fotografico si consiglia di suddividere il materiale per tipologia di supporto: carta, pellicola o vetro/metallo.

Cosa succede, e come comportarsi, quando i materiali fotografici si bagnano

  • Maneggiare le immagini dai bordi senza toccare il lato con l’immagine impressa. Le fotografie bagnate sono estremamente fragili ed è facile danneggiarle o separare i differenti strati che le compongono. Per maggiore scrupolo è consigliabile indossare guanti in lattice o nitrile.
  • I supporti cartacei assorbono molta acqua e, oltre ad appesantirsi, diventa facile strapparli accidentalmente.
  • I supporti plastici tendono a diventare maggiormente flessibili e possono essere facilmente piegati o graffiati.
  • Le fotografie a colori possono avere una sfumatura bianco-blu o rosata semiopaca quando sono bagnate. Questa di solito si dissolve una volta che la fotografia è asciutta. Evitare di toccare la superficie dell’immagine quando è bagnata.
  • Se i supporti cartacei recano scritte o timbri, ad esempio sul retro, l’inchiostro può sfumare o dissolversi e, oltre a penetrare tra le fibre della carta, può macchiare altre fotografie con cui viene a contatto. Si consiglia quindi di non sovrapporle.
  • Le fotografie bagnate all’interno di cornici possono attaccarsi al vetro mentre si asciugano. Le fotografie in buste di carta o plastica possono attaccarsi alla busta.
  • Le fotografie negli album possono attaccarsi alle pagine adiacenti.
  • I supporti fotografici possono deformarsi una volta asciutti.
  • Gli strati dell’immagine possono separarsi, incrinarsi o arricciarsi dopo l’asciugatura.
  • Nelle fotografie bagnate, una volta asciutte, può verificarsi il distacco dello strato dell’immagine e subire cambiamenti nella brillantezza della superficie.

Con che priorità intervenire

  1. Fotografie rare, uniche o alle quali si è maggiormente affezionati.
  2. Materiali fotografici attaccati a sé stessi o al proprio contenitore.
  3. Materiali fotografici che perdono colore (che vanno separati gli uni dagli altri e lasciati asciugare singolarmente).
  4. Pellicole negative.
  5. Stampe su carta.
  6. Fotografie troppo compromesse per essere recuperate.

Asciugatura dei materiali fotografici

  • Indossare guanti in lattice o nitrile.
  • Non asciugare direttamente alla luce del sole.
  • Collocarsi in un ambiente che non sia umido e far circolare l’aria con dei ventilatori. Per una maggiore efficacia è possibile utilizzare un deumidificatore.
  • Per estrarre le fotografie dei propri involucri protettivi, se possibile, tagliare la busta attorno ai bordi perimetrali e rimuoverla lasciando la fotografia in piano.
  • Le fotografie incollate ai propri involucri in plastica devono essere mantenute umide durante il tentativo di distacco.
Stampe fotografiche su carta
  • Asciugare le fotografie all’aria con il lato dell’immagine rivolto verso l’alto e tenendole appoggiate su uno strato di materiale assorbente
  • Se le fotografie sono ricoperte da fango si consiglia di provvedere ad un “risciacquo rapido” immergendole in una bacinella di acqua fresca e pulita.
    N.B. Se i diversi strati che compongono la fotografia si stanno sollevando o separando (è possibile valutarlo osservando i bordi) meglio evitare la fase di risciacquo rapido.
  • Non toccare la superficie della fotografia, ma maneggiarla lungo i bordi.
  • Non rimuovere meccanicamente l’eccesso d’acqua sulla superficie.
    In caso di pile di stampe fotografiche bagnate a contatto l’una con le altre, occorre tentare di separarle con attenzione quando sono umide, partendo dagli angoli e senza forzarne la separazione.
Fotografie all’interno di album
  • Se le fotografie sono incollate all’album e non è possibile estrarle dai propri alloggiamenti si consiglia di aprire l’album e di lasciarlo asciugare lentamente all’aria.
  • Gli album con una costa robusta possono essere disposti verticalmente (come un libro) permettendo quindi di aprire le pagine a ventaglio in modo da favorire la loro esposizione all’aria.
  • Se l’album non può essere disposto verticalmente si consiglia di inserire dei “distanziatori” tra le pagine come ad esempio carta imbottita, carta assorbente o carta paraffinata.
Fotografie incorniciate

Le fotografie bagnate all’interno di una cornice vanno rimosse dalla cornice prestando particolare attenzione perché alcune aree potrebbero essere attaccate al vetro. Asciugare poi all’aria.

Pellicole negative
  • Se i negativi sono ricoperti di fango si consiglia di provvedere ad un “risciacquo rapido” immergendoli in una bacinella di acqua fresca e pulita.
  • Asciugare le pellicole verticalmente disponendole su uno stendino per biancheria con delle mollette o agganciandole con delle graffette aperte sfruttando i fori sui lati della pellicola.
  • Non toccare la superficie della pellicola, ma maneggiarla lungo i bordi.
  • Non rimuovere meccanicamente l’eccesso d’acqua sulla superficie.

 

Fonte: https://www.conservation-wiki.com/wiki/Stabilizing_Wet_Photographic_Materials

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